La storia

“Alla domenica mattina mio padre mi prendeva per mano
e mi accompagnava al mercato…”

Immagine attuale del Municipio di Camisano visto dal Mercato

Il Mercato di Camisano Vicentino deve la sua popolarità alla posizione strategica in cui il Comune sorge: esattamente a mezza via tra Padova e Vicenza, era il crocevia di mercanti e commercianti, che si ritrovavano nella Piazza del Municipio per discutere dei prezzi dei prodotti agricoli, del latte e del bestiame.

La piazza divenne così il luogo simbolo delle contrattazioni e dell’origine del Mercato, che ancora oggi, ogni domenica, raccoglie migliaia di visitatori da tutto il Triveneto.

Immagine storica anni 60 Mercato di Camisano Vicentino

Le origini del Mercato si perdono nella storia: un atto notarile del 1593 ci rivela che il Mercato esisteva già in quegli anni, ma non si svolgeva con regolarità. Infatti, il documento spiega che il Comune di Camisano Vicentino pagava un affitto al Magistrato Consiglio di Venezia per ottenere il permesso di svolgere il Mercato. Esisteva persino una “Commissione Mercato” composta da 27 persone che proprio nel 1593 decise di presentare rinuncia al Mercato per mancanza di fondi.

Immagine storica di articoli di giornale che parlano del Mercato di Camisano Vicentino

Ma pur con alterne vicende, il Mercato è sopravvissuto a diversi attacchi che miravano ad abolirlo. I documenti storici raccontano, infatti, che persino il parroco presentò, il 1° agosto 1937, un’istanza al Prefetto di Vicenza per ottenere la soppressione del Mercato Domenicale poichè “distoglie i fedeli del contado dall’osservanza del precetto festivo e da quella convivenza nella propria parrocchia che è parte integrante della vita religiosa e famigliare”.

Non sono pochi i racconti e i ricordi del Mercato che si possono ascoltare o leggere nei racconti di chi lo ha vissuto da bambino e da adulto. Racconti che trasmettono l’importanza sociale che il Mercato rivestiva all’interno della Comunità Camisanese: un appuntamento atteso, cercato e voluto non solo per stringere buoni affari ma per ritrovare soprattutto gli amici.

Immagine attuale del Municipio di Camisano visto dal Mercato

Ci si andava a piedi, in bicicletta, con il carretto o chiedendo un passaggio. Sempre con una valigia o un “fagotto” al seguito e con il vestito buono indosso. C’era chi suonava la fisarmonica, chi vendeva i gelati o le prime birre alla spina. Un mondo che si ritrovava e brulicava di energia e di vitalità. Allora come oggi.